Il Palio dei Terzieri

Terziere Castello – Vincitore Palio dei Terzieri 2022

Omaggio al Perugino “e Palio sia

Città della Pieve è pronta per disputare il Palio dei Terzieri, l’evento che, arrivato al 50o anno, rinnova l’atmosfera rinascimentale nella città e dedica questa edizione al suo concittadino più illustre “Il Perugino” di cui ricorre il cinquecentenario dalla morte. Del resto l’artista, le sue opere e il settantennio del suo vissuto sono da sempre punto di riferimento e orientamento per il palio pievese. L’immagine che ricorre nelle pubblicità di questo anno rappresenta la bottega del Perugino ed è tratta dal sipario storico del Teatro Comunale degli Avvaloranti dipinto dall’artista Mariano Piervittori.
Intanto fervono i preparativi: ciascun terziere sta lavorando alle spettacolari sorprese della nuova edizione.
Quello che da sempre caratterizza il palio pievese e lo distingue dalle numerose rievocazioni storiche dell’Umbria è l’attenzione ai particolari che ogni pievese pone per essere d’aiuto alla città.
Le ambientazioni delle taverne, luoghi pulsanti della manifestazione, con i loro menù, richiamo alla tradizione e all’antico, la rigorosità nella ricerca delle materie prime fa si che si possano degustare pietanze caratteristiche: le “Lumache al pizzico” del Casalino, lo ”Stinco dell’arciere” del Borgo Dentro e gli “Gnocchi del Priore” del Castello e molti altri ancora, in una cornice che regalerà agli ospiti un tuffo nel passato.
Ogni sera il pubblico sarà intrattenuto con spettacoli, rappresentazioni teatrali, botteghe artigiane, fiere e giocolerie in pieno stile rinascimentale.

La Nostra Storia

Nel 1250 i terzieri vengono nominati per la prima volta nell’atto di sottomissione a Perugia quando dopo un brevissimo intervallo di autonomia e libertà dovuti alla protezione dell’imperatore Federico II di Svevia, l’antica Castel della Pieve veniva soggiogata dalla città del Grifo.
L’impianto urbanistico definitivo risale all’epoca comunale ed è giunto pressoché immutato fino ai nostri giorni, esso è caratterizzato da una sagoma della città che ricorda per certi versi quella di un’aquila che avanza minacciosa verso Roma. I Terzieri hanno origine dalla suddivisione della città medioevale in tre porzioni di territorio urbano, le parti dell’aquila si identificano con i terzieri, che a loro volta si riferiscono a tre classi sociali: alla testa corrisponde il terziere Castello o Classe dei
Cavalieri(Aristrocrazia), alla pancia il Terziere Borgo Dentro(Borghesia), all’ala-coda il Terziere Casalino o classe dei Pedoni(Contadini). Oggi i cavalieri del Palio dei Terzieri rievocano l’antica Cacci del Toro, sfidandosi nell’arte del tiro con l’ arco, colpendo sagome rappresentanti la razza dei tori chianini fissate su pedane mobili.

Il Palio storico che viene conteso ogni anno dai terzieri, è uno splendido arazzo dipinto, opera del maestro pievese Antonio Marroni, raffigurante gli arcieri nell’atto di rendere omaggio al maestro di campo(giudice di gara), prima del segnale di inizio della competizione. Sullo sfondo azzurro i monumenti più significativi della città e, in basso, i simboli dei Terzieri: il Castello medioevale, il Pozzo del Casalino e la Rocca del Borgo Dentro:in alto lo stemma di Città della Pieve con i due biscioni viscontei omaggio all’alleanza con la repubblica di Milano.
Come cornice una decorazione di trofei e armature quattrocentesche. Sul retro sono riportate le seguenti diciture: in alto “ESPERTA MANU PROTENTOQUE ARCU GLORIOAM MEAM ADIPISCAR” (acquisterò la mia gloria grazie alla tesa del mio arco), a seguire “PERCHÉ NELLA RINNOVATA TENZONE CON GLI ARCHI I TERZIERI PERPETUINO L’ANTICA GIOSTRA e l’albo d’oro dei terzieri vincitori.

La caccia del Toro del Palio dei Terzieri rievoca, in forma incruenta, le antiche cacce senesi, una sorta di corride che ancora ai tempi del Perugino si svolgevano nella città ghibellina, alla quale Città della Pieve, per secoli ribelle allo stato della Chiesa, è legata da sempre per storia,tradizioni e cultura. Il giorno del palio, dopo il corteo storico che parte da Piazza Plebiscito e accompagna gli arcieri al Campo de li Giochi, si svolge la gara di tiro con l’arco. I campioni,tre per Terziere, hanno a disposizione tre frecce per ciascun tiratore. I bersagli, tre sagome mobili in forma di toro chianino, divise in quatto settori di punteggio: la testa 15 punti,il collo 9 punti, la groppa-pancia 6 punti, le terga 3 punti, sono montate su un’unica giostra; ogni toro di legno di distingue per una drappella con i colori dei rispettivi terzieri. Dal primo al terzo turno, la velocità della giostra aumenta e cogliere il bersaglio diventa sempre più difficile.

8 Pali vinti

1983, 1987, 1995, 2001, 2007, 2009, 2013, 2018

16 Pali vinti

1978, 1980, 1994, 1996, 1997, 1998, 1999, 2000, 2004, 2006, 2008, 2010, 2011, 2014, 2015, 2017

23 Pali vinti

1973, 1975, 1976, 1977, 1979, 1981, 1982, 1984, 1985, 1986, 1988, 1989, 1990, 1991, 1992, 1993, 2002, 2003, 2005, 2012, 2016, 2019, 2022

Alcuni Scatti