PALIO DEI TERZIERI
Città della Pieve è pronta per disputare il Palio dei Terzieri, l’evento che, arrivato al 50° anno, rinnova l’atmosfera rinascimentale nella città e dedica questa edizione al suo concittadino più illustre “Il Perugino” di cui ricorre il cinquecentenario della morte.
Fervono i preparativi: ciascun terziere sta lavorando alle spettacolari sorprese della nuova
edizione.
Domenica 20 agosto il maestoso corteo storico sfilerà nelle vie della città, introdotto da una voce narrante che descrive costumi, figure e gruppi storici e, raggiunto il “campo dei giochi”, i terzieri schiereranno i propri arcieri al fine di aggiudicarsi il Palio storico.
Nel 1250 i terzieri vengono nominati per la prima volta nell’atto di sottomissione a Perugia quando dopo un brevissimo intervallo di autonomia e libertà dovuti alla protezione dell’imperatore Federico II di Svevia, l’antica Castel della Pieve veniva soggiogata dalla città del Grifo.
L’impianto urbanistico definitivo risale all’epoca comunale ed è giunto pressoché immutato fino ai nostri giorni, esso è caratterizzato da una sagoma della città che ricorda per certi versi quella di un’aquila che avanza minacciosa verso Roma. I Terzieri hanno origine dalla suddivisione della città medioevale in tre porzioni di territorio urbano, le parti dell’aquila si identificano con i terzieri, che a loro volta si riferiscono a tre classi sociali: alla testa corrisponde il terziere Castello o Classe dei Cavalieri(Aristrocrazia), alla pancia il Terziere Borgo Dentro(Borghesia), all’ala-coda il Terziere Casalino o classe dei Pedoni(Contadini).
Oggi i cavalieri del Palio dei Terzieri rievocano l’antica Cacci del Toro, sfidandosi nell’arte del tiro con l’ arco, colpendo sagome rappresentanti la razza dei tori chianini fissate su pedane mobili.
Finalmente ci siamo! Il momento più atteso dell’anno è sempre più vicino, tredici giorni intensi in cui la nostra Città si veste con bandiere e stendardi dei Terzieri, tredici giorni in cui tutti sono amici e nemici allo stesso tempo, tredici giorni in cui grandi e piccini sono uniti da un’unica e grande passione.